Santo del Giorno
13 ottobre
Sant'Edoardo
Ad onta degli insuccessi politici del suo governo, Edoardo, re d'Inghilterra dal 1043 al 1066, lasciò un vivissimo ricordo nel suo popolo. Le ragioni di questa venerazione, protrattasi nei secoli, sono da cercarsi non soltanto in alcuni saggi provvedimenti amministrativi, come l'abolizione di una gravosa tassa militare che pesava sull'intera nazione, ma soprattutto nel suo temperamento mite e generoso (mai uno sgarbo o una parola di rimprovero o un gesto d'ira neppure verso i più umili sudditi) e nella sua vita privata. |
San Romolo di GenovaQuesto san Romolo è passato alla storia col nome di san Remo (nulla a che vedere con i mitologici fratelli della Lupa fondatori di Roma).Infatti, la città dei fiori e del festival canzonettistico è intitolata proprio a lui. Il santo odierno era vescovo di Genova e succedette in carica ai gloriosi san Felice e san Siro (quest’ultimo ha, invece, tutto a che vedere col famoso quartiere milanese provvisto di stadio). Romolo era, sì, un signore altomedievale, ma per il suo popolo era più che altro un padre. Rinomatissimo come compositore di dissidi, era chiamato dappertutto per pacificare litigi. Un giorno, mentre si trovava in tali faccende affaccendato in un luogo avente nome Matuta, nell’estrema Liguria occidentale, venne a morte e fu sepolto lì, nella chiesa di San Siro. Poiché sulla sua tomba cominciarono a verificarsi d’ogni sorta, in breve la cittadina prese il suo nome: San Romolo. Solo che "Romolo" da quelle parti si diceva "Römu". E fu così che, dal XV secolo in poi, San Romolo divenne Sanremo. E si dice che il santo fosse originario proprio di quella zona, e che sempre colà si sarebbe ritirato, forse per sfuggire agli invasori longobardi (che erano ariani), in una grotta. Quest’ultima, detta dagli autoctoni bauma, si trovava nell’entroterra, in una località che ancora oggi viene chiamata San Romolo. Il posto è sempre meta di pellegrinaggi. Nel secolo X, a causa delle incursioni dei pirati saraceni, il vescovo genovese Sabatino traslò le reliquie del santo, via mare, a Genova. Romolo, protettore di Sanremo, è raffigurato con la spada in mano (per via dei soliti saraceni). Si ringrazia lo scrittore cattolico Rino Cammilleri |