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Nuovo Arcivescovo di Milano

 

Commenti: VI - Il Patriarca di Venezia sarà il nuovo arcivescovo di Milano
29
Giu 2011
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Inserito da silvio
Argomento: Chiesa

Il Papa ha scelto il patriarca di Venezia come successore di Tettamanzi sulla cattedra di Sant'Ambrogio

Andrea Tornielli

Il Papa ha scelto il cardinale Angelo Scola come successore di Dionigi Tettamanzi sulla cattedra di sant’Ambrogio. L’annuncio è previsto a mezzogiorno di oggi, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, e sarà dato contemporaneamente dal bollettino della Sala Stampa vaticana e dalle curie di Milano e di Venezia: il cardinale Tettamanzi diventerà amministratore apostolico della diocesi ambrosiana fino al momento dell’ingresso del suo successore, che avverrà con molta probabilità nella seconda metà di settembre.



Benedetto XVI, dopo quasi settant’anni di nomine papali dirette, ha voluto che le candidature per la diocesi di Milano fossero vagliate seguendo tutti i passi previsti. In febbraio il nunzio apostolico in Italia Giuseppe Bertello ha cominciato le ampie consultazioni: ne sono state fatte tre, che hanno coinvolto un vasto numero di cardinali, vescovi, sacerdoti e laici. La rosa di nomi è stata ridotta prima a cinque e infine a tre. L’indicazione finale è stata favorevole a Scola. Ma molti precisi segnali fanno ritenere che a lui Ratzinger pensasse fin dall’inizio, data la stima e la personale conOscenza che data a quarant’anni fa.
 

Scola ha partecipato al conclave del 2005 che ha eletto Benedetto XVI, e ha continuato a mantenere un rapporto personale con il Pontefice: è suo il suggerimento, poi accolto dal Papa, di istituire un dicastero dedicato alla nuova evangelizzazione.



La diocesi di Milano è una delle più importanti e vaste del mondo: conta 1107 parrocchie, ragguppate in 73 decanati e in 7 zone pastorali. Il numero degli abitanti è superiore ai 5 milioni. I preti impegnati nella pastorale sono circa tremila (duemila diocesani e mille religiosi), i parroci sono più di 800.



Con la designazione di Scola, vescovo-teologo che ha 69 anni e mezzo e dunque ha davanti a sé un episcopato non lungo, si conferma la tendenza delle ultime importanti nomine di Benedetto XVI: nel gennaio 2010 il Papa ha infatti designato arcivescovo di Bruxelles il settantenne André-Joseph Léonard, e undici mesi dopo ha nominato arcivescovo di Santiago del Cile l’ormai sessantanovenne Ricardo Ezzati Andrello. Lo stesso arcivescovo uscente, il cardinale Dionigi Tettamanzi, aveva 68 anni e mezzo al momento dell’ingresso a Milano, e il suo episcopato si è protratto per nove anni grazie a una proroga di un biennio concessagli dalla Santa Sede.

La nomina a Milano è stata seguita in modo particolarmente attento dai media, dato l’importanza che riveste nel panorama ecclesiale italiano, europeo e mondiale: nel secolo scorso, due arcivescovi di Milano sono diventati Papi, Achille Ratti (Pio XI, 1922-1939) e Giovanni Battista Montini (Paolo VI, 1963-1978).



Ma questa non è una novità: il giorno stesso della morte del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, avvenuta il 30 agosto 1954, il Corriere d’Informazione, quotidiano della sera, titolava: «Domani la salma di Schuster sarà esposta nel duomo di Milano. Monsignor Montini probabile successore». Montini venne effettivamente designato il novembre successivo.

Si sono invece mostrate del tutto infondate le voci giornalistiche che negli ultimi mesi hanno presentato la candidatura di Scola come soltanto «mediatica», o hanno affermato che lo stesso cardinale avrebbe rifiutato la nomina.

Da "Vatican Insider"

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