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Il Santo del giorno

 

24 giugno


Natività di S. Giovanni Battista

Giovanni, detto il "battezzatore", è figlio di Zaccaria e di Elisabetta, entrambi di stirpe sacerdotale. Sappiamo, dalle parole dell'angelo Gabriele, che Giovanni (il cui nome significa "Dio è propizio") è concesso ai due coniugi in età avanzata. Già vaticinato nella Scrittura come precursore del Messia, Giovanni incarna il carattere forte di Elia. La sua missione infatti rassomiglierà "nello spirito e nella potenza" a quella del profeta Elia, inviato a preparare "un popolo perfetto" per l'avvento del Messia. Il nascituro avverte la presenza di Gesù "sobbalzando di gioia" nel seno materno in occasione della visita di Maria alla cugina Elisabetta. Inviato da Dio a "raddrizzare le vie del Signore", fu santificato dalla grazia divina prima ancora che i suoi occhi si aprissero alla luce. "Ecco - dice Elisabetta "ripiena di Spirito Santo" a Maria - appena la voce del tuo saluto ha colpito i miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio seno".
Secondo la cronologia suggerita dall'angelo Gabriele ("questo è il sesto mese per Elisabetta"), la nascita del precursore è stata fissata dalla Chiesa latina tre mesi dopo l'Annunciazione e sei mesi prima del natale. La celebrazione della natività del Battista è, con quella della nascita di Gesù e di Maria, la sola festività liturgica che la Chiesa dedica alla nascita di un santo. S. Giovanni Battista, scelto a patrono da ben sessantasei città e paesi italiani, è il primo santo venerato nella Chiesa universale con una festa liturgica particolare, in data antichissima. S. Agostino ci dice che il santo era commemorato il 24 giugno nella Chiesa africana.
Altrettanto antica è la celebrazione della vigilia del santo, conosciuta già dal Sacramentario Leoniano, soppressa soltanto dal nuovo calendario. Ciò testimonia del grande interesse che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo da essere da lui definito "il più grande tra i nati di donna".
Nella storia della Redenzione, il Battista è tra le personalità più singolari: è l'ultimo profeta e il primo apostolo, in quanto precede il Messia e gli rende testimonianza. "È più che un profeta. — disse ancora Gesù — Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, per preparare la tua via dinanzi a te". Fustigatore dell'ipocrisia e del malcostume, pagò col martirio il rigore morale che egli non solo predicava, ma metteva in pratica, senza cedimenti anche di fronte alla minaccia di morte. Il 29 agosto la Chiesa ricorda con una seconda celebrazione liturgica il martirio del Battista, protòtipo del monaco e del missionario.

Tratto da www.lalode.com

 

 

San Simplicio

Questo vescovo gallo-romano del IV secolo era un patrizio di Autun che teneva moglie.
Fu scelto come vescovo perché a quel tempo c’era poco da scegliere: si prendeva il membro più autorevole della locale comunità cristiana.
Se accettava, si separava dalla moglie (naturalmente col consenso di lei).
Simplicio diede subito prova della sua personale santità il giorno in cui si imbatté in un corteo pagano che seguiva un carro con sopra l’idolo della dea gallica Berecinzia, protettrice delle messi e dei vigneti.
Simplicio pregò silenziosamente Dio di illuminare quella gente cieca, poi tracciò un segno di croce nell’aria. Immediatamente l’idolo cadde per terra e le bestie che tiravano il carro stramazzarono.
La voce si sparse in un battibaleno e, nel giro di una settimana, più di mille pagani vennero a chiedere il battesimo cristiano.
Ora, abbiamo detto che Simplicio teneva moglie.
Una serie di equivoci (eh, quando il diavolo ci mette la coda…) diede luogo ad una serie di malumori, i quali diedero luogo ad una serie di mormorazioni, le quali, come sempre accade, giunsero all’orecchio dell’interessata quando già avevano fatto il giro del mondo.
La donna, allora, radunò la comunità e si sottopose ad ordalia: seduta, tenne in grembo dei carboni ardenti per più di un’ora.
Quando si alzò, la sua veste non era nemmeno strinata.
La prova del fuoco fu ripetuta su Simplicio, con lo stesso risultato.
Purtroppo, il nome di questo santo fece venire in mente a Galileo di chiamare così un suo personaggio del Dialogo dei massimi sistemi. Al quale mise in bocca una sentenza di Urbano VIII. Fu la classica goccia.

Si ringrazia lo scrittore cattolico Rino Cammilleri
per aver acconsentito alla diffusione di queste brevi vite di santi,
tratte dal suo volume
Un santo al giorno edito da PIEMME

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Data di publicazione: Lunedì, 19.12.2022   

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