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Cardinale Montenegro "certe feste patronali" sono "scandalose"

14 dicembre 2015 @ 10:01

“Attenzione a non essere noi cristiani ciechi che se ne stanno con le mani giunte pensando di piacere a Dio a forza di novene e feste popolari”. È l’ammonimento del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, per il Giubileo. “Non tutti mangiano ogni giorno! Certe feste patronali sono scandalose per lo sciupio del denaro”, la sua denuncia. “È come se il nostro territorio fosse altro dalla nostra attività pastorale, spesso ripiegata su pochi”, il grido d’allarme del porporato: “Come se la nostra unica preoccupazione fossero le celebrazioni, le chiese, le belle statue da portare per le strade durante feste costosissime… ma poi quello che vive la gente dentro le case e le tante miserie che le affliggono ci scivolassero via”. “Apriamo gli occhi, andiamo incontro alle tante povertà di questo tempo”, l’invito di Montenegro sulla scorta del Papa: “Se è importante partecipare alla Santa Messa, è altrettanto importante correre dall’ammalato o dal bisognoso o difendere i diritti di chi è ultimo”. “Non è possibile una vita cristiana schizofrenica!”, ha ammonito il cardinale. Infine la proposta concreta: “Sarebbe bello se nelle nostre parrocchie mentre alcune persone stanno in adorazione davanti a Gesù presente sull’altare, altre vanno a visitare e tenere compagnia ai vari malati, anziani o poveri della parrocchia; la settimana successiva quelli che hanno servito si fermeranno ad adorare e gli altri andranno a visitare”.

Cardinale Montenegro: “certe feste patronali” sono “scandalose”

14 dicembre 2015 @ 10:01

“Attenzione a non essere noi cristiani ciechi che se ne stanno con le mani giunte pensando di piacere a Dio a forza di novene e feste popolari”. È l’ammonimento del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, per il Giubileo. “Non tutti mangiano ogni giorno! Certe feste patronali sono scandalose per lo sciupio del denaro”, la sua denuncia. “È come se il nostro territorio fosse altro dalla nostra attività pastorale, spesso ripiegata su pochi”, il grido d’allarme del porporato: “Come se la nostra unica preoccupazione fossero le celebrazioni, le chiese, le belle statue da portare per le strade durante feste costosissime… ma poi quello che vive la gente dentro le case e le tante miserie che le affliggono ci scivolassero via”. “Apriamo gli occhi, andiamo incontro alle tante povertà di questo tempo”, l’invito di Montenegro sulla scorta del Papa: “Se è importante partecipare alla Santa Messa, è altrettanto importante correre dall’ammalato o dal bisognoso o difendere i diritti di chi è ultimo”. “Non è possibile una vita cristiana schizofrenica!”, ha ammonito il cardinale. Infine la proposta concreta: “Sarebbe bello se nelle nostre parrocchie mentre alcune persone stanno in adorazione davanti a Gesù presente sull’altare, altre vanno a visitare e tenere compagnia ai vari malati, anziani o poveri della parrocchia; la settimana successiva quelli che hanno servito si fermeranno ad adorare e gli altri andranno a visitare”.

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